"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

venerdì 30 agosto 2013

Nientepopodimenoche

E' un tranquillo pomeriggio di sole, sei andata a passeggiare al parco con un'amica, torni a casa e accendi il computer e controlli la posta elettronica. 
Nella casella personale tutto regolare, un po' di pubblicità giornaliera. 
Nella casella di posta dell'Università invece fa capolino una mail del Rettore in persona che esordisce con "Cari Colleghi..." e prosegue con delle notizie su dei cambiamenti di personale e dell'organizzazione, commenti circa i risultati di ANVUR (che cosa sarà mai 'sto ANVUR?).
Ora.
Io credevo di essere ancora una studentessa... capace, seria e interessata al mestiere, per carità, ma pur sempre una studentessa. 
Devo essermi persa più di qualche passaggio.

Adoro la città alle otto del mattino



Adoro la città alle otto del mattino. 
Mi piace quella sua luce dorata, regalo del sole che nasce dal fiume; mi piace sentire il ritmo dei tacchi delle impiegate sui sanpietrini e veder sfilare davanti ai miei occhi un’infinità di ventiquattr’ore. Il trucco è fresco, la matita nera è al suo posto, nella rima interna dell'occhio, il rossetto non è già sparito dalle labbra e il profumo al muschio bianco non è evaporato. La città ha appena ingranato la prima, va piano, si possono vedere i pensieri di chi ti passa accanto. C'è chi si ripete mentalmente la lista degli appuntamenti e delle commissioni da fare entro sera, chi pensa alla spesa per il pranzo della domenica e chi, come me, non pensa a niente e si lascia guidare dai suoni e dai profumi delle otto del mattino. Le borse sono quasi vuote, la musica dei bar non è troppo alta perché, forse, non ci sono ancora preoccupazioni da spazzare via e i battibecchi con le colleghe non sono ancora iniziati. La musica, a quest'ora, ha solo il compito di dare il giusto tono alla giornata. E scusa se ti par poco. 
C'è una strana magia alle otto del mattino in città. 
Sembra che questo oggi abbia tutte le carte in regola per essere un giorno splendido.    

giovedì 29 agosto 2013

"Non lo sai che quando sorridi, è un attimo..."


[Una pozzanghera a forma di cuore fotografata un paio d'anni fa]

"Tu sei una sensibile". 
Da quanto non mi sentivo dire una frase così bella? Molto, in realtà. 
Cominciavo a credere di avere un cuore di gelato... buono, certo, ma basta lasciarlo sul tavolo che nella coppetta non trovi più le due palline, ma una pappetta triste e senza gusto. 
Invece no. 
E mi viene da cantare "Quando sorridi" di Neffa
E' una gran giornata, oggi.
 

lunedì 26 agosto 2013

Sempre più su!

[fonte foto: web]

E vola vola si sa, sempre più in alto si va!

*Io dopo aver visto la prima rata delle tasse universitarie*
 

No, e allora?

"Ma come? Sei passata di qui e non mi hai detto niente?". 
Uno non può neanche regalarsi un pomeriggio di pace e fuga dal mondo che deve per forza incontrare persone. 
Ma per favore. 

domenica 25 agosto 2013

La cicogna e il fagotto rosa


[fonte foto: web]
 
Ieri uno dei miei ragazzi è diventato papà. Qualche mese fa io e i suoi ragazzi lo prendavamo in giro, ci lanciavamo in pazze scommesse sul colore del fiocco che avrebbe appeso alla porta di casa, gli facevamo notare quanto gli brillassero gli occhi alla sola parola "bambino". La cicogna è finalmente planata, portando con sé un fagotto rosa, un carico di gioia contagiosa per tutti noi. 
Benvenuta Chiaretta e tanti auguri a mamma e papà... e a proposito... Papà Silvano, vedi di non scomparire con la scusa della bambina..  ti ricordo che ho vinto una lattina di Fanta, alla salute di Chiara, ovvio ;)

venerdì 23 agosto 2013

Chiacchierare stanca

Mesi di chiacchiere arretrate e adesso sono un po' ubriaca di racconti.
Però quanto mi sei mancata... Le lacrime sulla spalla, le confidenze sottovoce, le parole rassicuranti, gli abbracci avvolgenti. Abbracci e parole regalati a qualche altra ragazzina in crisi d'affetto, a qualche altra piccola donna inconsolabile.
Abbracci e parole che fanno parte della mia personale valigetta del pronto soccorso, sempre a portata di mano, sempre pronti all'uso.
Non riesco più ad aggiungere altro. 
Disegnerei un cuore per dirti grazie. 
 

martedì 20 agosto 2013

Per te, per voi

"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
 
A. De Saint-Exupéry

lunedì 19 agosto 2013

Il fantastico sapore dei NO

Quel pezzo NON mi piace, quindi NON lo inserirò nel giornale. Quella gente NON mi piace, ho deciso che NON verrò lì a cena. NON ho voglia di vedervi. NO, NON ti farò quel piacere, dato che ci siamo solo quando hai bisogno. NO, mamma, NON sono per niente contenta che Megaloman sia qui. NO, NON ti sto ascoltando. NON voglio neanche ascoltarti, adesso. 

Ah, il fantastico sapore del NO.  

mercoledì 14 agosto 2013

A volte ritorna

Si inciampa sempre sullo stesso gradino. 
A volte mi sfugge di collegare il cervello. 

lunedì 12 agosto 2013

Altrove


[passeggiando]

E il bisogno di allontanarsi un po', poggiare i sensi su qualcos'altro, perché l'indigestione, anche se di cose belle, è comunque indigestione. 

Testa e cuore in un altrove riposante.

Latitudini e longitudini


 [verso casa]

"Non esiste nulla al mondo che renda il mondo tanto grande come avere amici molto distanti: sono loro che costruiscono le latitudini e le longitudini".
H. D. Thoreau

martedì 6 agosto 2013

Da qui

Se me l'avessero detto un anno fa, non ci avrei creduto. Il the freddo, le stelle, quella presenza, quelle mani, e io. Sembra tutto così lontano. Quanta strada percorsa, fuori e dentro, quanti bivi a cui ho svoltato, quanto amore incontrato, quante storie scoperte, quante scelte... 
Magliette blu, visi sorridenti, la frenesia prima di salire sul treno, negli occhi la certezza della meta. Tra quelle magliette e quei visi io non ci sono. Io non ho preparato la mia valigia arancione. Sono giù, ad agitare la mano, mentre il treno comincia la sua corsa verso occidente. 
Ma questo avviene solo nella mia testa perchè stamattina non sono andata in stazione. Li ho salutati da qui, appena sveglia, con un sorriso pieno di sonno e il cuore un po' pesante. 

domenica 4 agosto 2013

Una donna che rinasce


[fonte foto: web]
Cosa c'è di più bello di una donna che prende in mano la sua vita e la porta in salvo? Una donna che rinasce è una potenza della natura, è la primavera che spazza l'inverno, il germoglio che si fa strada fino alla luce. Ha capito che il futuro non si ricostruisce piangendo per ore e mangiando chili di gelato sul divano e allora legge, esce a guardare il cinema sotto le stelle, si mette a dieta e diventa un figurino, prova ad indossare un paio di pantaloncini corti anche se non le piacciono le sue gambe, si fa bella solo per sé, compra un vestito verde speranza forse troppo corto ma non se ne preoccupa più di tanto. 
"Chi sorride, ama". Una donna che rinasce sorride. E ama. Soprattutto se stessa.

Questa margherita è per te, Amicacuoca ed è per te, Tarta... e un po' è anche per me. 

giovedì 1 agosto 2013

I sensi del sogno

 [Il risultato "concreto" dello spettacolo teatrale organizzato dai miei ragazzi: una mano formata da tante mani.]

Ma che aspetto ha questo sogno che si realizza? E' una grande mano formata da tante mani nere, azzurre, verdi, gialle, rosse; è un pane grande da dividere, è una maglietta blu, uno striscione arcobaleno.
Ma che consistenza ha questo sogno che si realizza? E' duro come il pavimento del palco su cui abbiamo dormito, è morbido come le guance dell'angioletto biondo, è ruvido, come le pareti di una casa.
Ma che suono ha questo sogno che si realizza? Quello delle grida entusiaste dei ragazzi, di "Fratello sole, sorella luna" suonata al flauto, quello di una ola.
Ma che gusto ha questo sogno che si realizza? E' salato, come le lacrime silenziose dopo che una dura verità è stata rivelata; è pungente come il vino marchigiano, è dolce, come i biscotti mandorleemiele prima della notte in sacco a pelo.    
Ma che profumo ha questo sogno che si realizza? Quello dell'incenso in piazza, quello del deodorante per i piedi che ha infestato mezza sala, quello del caffè dopo due ore di sonno.

Ma che senso ha questo sogno? La felicità negli occhi dei ragazzi.