"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

giovedì 19 maggio 2011

Vuoi sapere la tua data di scadenza?



La prof di religione ci ha portato in classe un articolo del 15 maggio di Edoardo Boncinelli (non so da che quotidiano sia tratto, scusate). Ve lo voglio proporre.


Se un test da 500 euro ci dice quanto vivremo

C'è qualcosa nelle nostre cellule che si accorcia con un ritmo costante con il passare degli anni e poterne misurare la lunghezza significa sapere qual è la nostra età biologica effettiva e quanto ragionevolmente ci resta ancora da vivere. Si tratta dei "telomeri", una sorta di cappuccetti che servono a proteggere le estremità di tutti i nostri cromosomi. Le cellule dell'embrione e quelle tumorali ce l'hanno della loro massima lunghezza, mentre in ogni altra cellula del corpo abbiamo una lunghezza decrescente. Sembra che oggi si possano misurare in un modo relativamente semplice e poco dispendioso. Per essere precisi con 435 sterline, circa 500 euro. La notizia non mancherà di portare polemiche e suscitare dibattiti nazionali, con ricadute di carattere commerciale ed etico-morale. Perchè basterà fare un semplice prelievo del sangue per "radiografare" l'invecchiamento di una persona e calcolare così la linea del tempo che manca per esalare l'ultimo respiro. A seconda della lunghezza dei monomeri, si potrà verificare la reale età biologica di un individuo e stabilire con una certa precisione quanto gli resta da vivere. Il test, molto controverso, è stato messo a punto in Spagna (dal Centro nazionale per la ricerca sul cancro) e sarà commercializzato a breve in Gran Bretagna. Maria Blasco, l'ideatrice, spiega che "sappiamo che chi nasce con telomeri più corti ha una durata della vita più breve anche se non possiamo dire che chi ce li ha più lunghi ha davanti a sé la vita di Matusalemme". Si potrà però sapere qual è la nostra vera età biologica e soprattutto se, per caso, siamo partito svantaggiati. Due considerazioni: una tecnica e una di carattere esistenziale. Tecnicamente non è assolutamente garantito che a telomeri lunghi corrisponda una vita lunga, ma certo i fenomeni corti non lasciano molto ben sperare. Sono test che hanno quindi un valore statistico: in una larga popolazione predicono abbastanza bene la lunghezza della nostra vita. Purtroppo questa conoscenza, come tutte quelle portate dalla medicina predittiva, possono anche cadere in mani sbagliate di speculatori o assicuratori (come si comporteranno le compagnie di assicurazioni: negheranno o alzeranno le polizze a persone con telomeri corti?). Dal punto di vista esistenziale è bene o è male sapere queste cose? Io sono sempre stato convinto del fatto che sapere è meglio di non sapere, ma è chiaro che questa conoscenza comporta spesso un di più di consapevolezza e un'assunzione di responsabilità. Se so che sono destinato biologicamente a vivere a lungo, ogni incidente, ogni malattia, mi provocheranno un di più di angoscia. Poichè però è da supporre che tutti avremmo più o meno la stessa aspettativa di vita, la cosa non dovrebbe turbarci più di tanto. La saggezza suggerisce comunque di impostare la propria vita come se ogni giorno potesse essere l'ultimo. Così facendo non si avranno mai delusioni e si imprimerà una spinta equilibrata alla nostra vita e al nostro legittimo desiderio di viverla appieno.


Per quanto mi riguarda penso due cose. La prima è che questo test non tiene conto di infezioni, incidenti. La seconda è che io non voglio sapere la mia "data di scadenza"... è tristissimo!

E voi cosa ne pensate?

2 commenti:

  1. Ho letto anch'io la notizia sul Corriere della Sera.
    Dal punto di vista medico, penso sia una ricerca interessante, ma le sue conseguenze pratiche - come dice l'articolo - rischiano di essere pericolose.

    Sul piano esistenziale, no, non vorrei sapere proprio nulla!!!
    E non sono un cartone di latte soggetto a scadenza!
    Abbracci, cara Flautista!

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  2. Ciao La Flautista, concordo in pieno con Annamaria e con te. Non voglio sapere niente!
    Un abbraccio e a presto,
    Lara

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