"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

mercoledì 27 marzo 2013

Armonia

Non sono mai stata metereopatica: fino a qualche mese fa, potevo essere triste nonostante una bella giornata di sole o felice durante un temporale minaccioso. Poi ho cambiato città e adesso percepisco una qualche connessione tra il meteo e il mio umore. E' come se fossi in armonia con ciò che mi circonda, come se il mio cielo dentro di me corrispondesse in qualche modo con quello che c'è sopra la mia testa. E' una cosa che mi succede solo in laguna e quando torno a vedere la sagoma delle mie montagne ne sento nostalgia. Così comincio a credere che il segreto stia in questa armonia: la natura è armonia, perfezione. E' vero, in musica esistono le dissonanze, ma esse sono tali perchè prodotte con determinati suoni... se i suoni fossero altri, allora non sarebbero che stonature.
E poi ci sono strani momenti, molto rari a dir la verità, in cui mi sembra che tutto abbia un senso, in cui percepisco di essere al posto giusto, nel tempo giusto. Con un po' di presunzione potrei dire che percepisco di essere il dente di un ingranaggio universale, senza il quale nulla sarebbe com'è, e mentre sento questo ho la fortuna, o la possibilità, o la grazia di vedere per un momento questo enorme ingranaggio. Non so bene spiegarmi, ma credo che sia questa la "rara felicità" di Ungaretti, il "varco" e "il giallo dei limoni" di Montale. Sono istanti in cui tutto diventa chiaro, all'improvviso e in modo naturale; non ha a che fare con "l'unire i puntini" di Jobs o con i sogni per il futuro: è una sensazione che raccoglie il presente, lo illumina con una luce diversa.  
Il mio respiro è lo stesso di quello del mondo, anche se solo per un breve su-e-giù del torace.


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