"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

lunedì 26 luglio 2010

Il profumo della carta


Mi piace leggere e mi piace tutto ciò che questo verbo si porta dietro: andare in biblioteca, sistemare le mie cose dentro l'armadietto, inserire il codice, salire le scale, scegliere un'area, girare tra gli scaffali più volte, dare un'occhiata ai titoli, prendere un libro, aprire una pagina a caso, leggere una frase qualsiasi dalla maiuscola al punto, sentire il profumo della carta, rimetterlo al suo posto, prenderne un altro e poi un'altro ancora, sceglierne uno, scendere le scale, prendere la tessera, andare al lettore ottico, fare il prestito, andare all'armadietto, reinserire il codice, riprendere quello che avevo lasciato dentro, uscire dalla biblioteca, sedermi sulla panchina del cortile interno e finalmente aprire il libro e cominciare a leggere. Possibilmente con un po' di cioccolata e una bottiglia d'acqua vicino. Mi piace leggere perchè mi allontano dalle cose brutte del mio mondo: lì, tra le pagine del mio romanzo, non mi trovano mai. Durante la lettura mi sento fisicamente in un posto e spiritualmente, per così dire, in un altro; viaggio senza spendere nulla. Ho constatato che ogni libro ha il suo profumo, ad esempio L'eleganza del riccio profuma di tè verde, Il mondo di Sofia di inchiostro fresco, Va' dove ti porta il cuore di zucchero a velo, e così via. Immergere occhi, testa, naso e cuore dentro un libro è davvero un piacere molto semplice.

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