Ieri, Giornata della Memoria.
Posso dire che è un giorno che non sopporto? Lo posso dire. Ma non è cattiveria, anzi. Provo un forte senso di dolore quando penso alle famiglie divise, ai dolori atroci e a tutto il resto.
Il fatto è che fin da bambina mi sono sempre state raccontate storie più diverse senza "edulcorare" i passaggi più cruenti, mi sono state mostrate foto di cadaveri e scheletri, durante la gita in quinta elementare le maestre mi hanno portata dentro la Risiera di San Saba tra le lacrime. E crescendo queste sensazioni sono rimaste, si sono amplificate sempre di più.
Ma io voglio ricordare questo giorno con una bella storia a lieto fine. Una storia vera, la storia del nonno.
Nonno era del '21 e ha partecipato alla seconda guerra mondiale. Per una serie di sfortunati eventi era finito dentro un campo di lavoro qui in Italia; dopo due settimane di soggiorno in questo posto, un pomeriggio un ufficiale italiano dall'aria cattiva è entrato nello stanzone dove soggiornavano i prigionieri annunciando a qualcuno di loro (tra i quali mio nonno) che la mattina seguente sarebbero stati fucilati. Ma il nonno aveva fatto amicizia con un contadino che abitava vicino al campo dove era lui e nel suo abituale incontro serale con il vicino nonno gli annunciò che sarebbe morto di lì a poche ore: era il suo ultimo incontro con l'amico. Ma quest'uomo, a prova della grande amicizia lo ha aiutato a scappare regalandogli dei suoi vestiti. Così, quella sera, nonno è tornato libero. La vita ha fatto il suo corso, nonno ha messo su famiglia e i campi hanno smesso di funzionare. Diventato anziano, un giorno, andando a buttare la spazzatura ha notato un uomo, anche lui anziano dall'aria familiare. Anche l'altro signore aveva notato il nonno. Qualche chiacchiera, mezza parola buttata lì e il nonno ha scoperto che l'altro uomo era proprio l'ufficiale che avrebbe dovuto ucciderlo. Da quel giorno sono diventati grandi amici. Quando questo signore è morto nonno è andato al suo funerale e quando è morto il nonno la moglie del suo amico è venuta a casa a fare compagnia alla nonna.
Mi piace ricordare così, questo giorno.
Mi piace credere che anche nell'asprezza e nella tristezza di una situazione drammatica siano spuntati i fiori di tante belle amicizie.
Molto commovente la storia del tuo nonno.
RispondiEliminaEd è bello che, pur conoscendo la storia, tu preferisca ricordare questo episodio di bontà e umanità.
Un abbraccio, cara LaFlautista,
Lara
Che bell'episodio di vita reale...
RispondiEliminaFa piacere leggere queste storie a lieto fine, in tempo di guerra...
Super Bacioni cara!
bella, bella, bella...
RispondiEliminap.s. sia che "una serie di sfortunati eventi" è il mio film preferito?