Girellando per il web ho trovato questo... ci riguarda un po' tutti, dunque ridiamoci su!
Io, secondo me, mi piacesse fare il scritore. Pasegiare guardando la zente che camina, si basa o ciucia il ghiaciolo co l'afa e dopo metercele nei libri. Mi piacesse che la mia facia è sul libro in dela vetrina, che dopo la mia Gilda lo vede chi che sono e la smete di dirmi che sono un insipià pampalugo bon da gnente. Mi piacesse andare in ferie a Asiago e che tuti mi chiedono "Sei in ferie?" e così io ci dico: "No, lavoro" e che dopo tuti invidiosi mi dicono: "Ma che lavoro è che faressi tu a Aiago? e io ci dico: "M'inspiro". Parché il scritore, se ti viene l'inspirasione, dopo il resto è in discesa. Mi piacesse di andare nela televisione di Mentana che lui mi chiede: "Ma come a fato a scrivare un libro che tuto il mondo ne parla no solo in italiano ma anca in straniero?" e alora io, co la calma tipica di chi a già pagato il mutuo, ci dico: "Ma, cosa vuoi che ti dico, Mentana, è un dono che ci ò, per fare sto libro mi sono inspirato ala zente che camina, si basa e ciucia il ghiaciolo a Asiago, il resto è discesa". E così la mia mama da lassù, direbe a sua sorela che è anca lei lassù, ai visto mio fillio? Che rasa di scritore che lo interoga perfino Mentana? No come il tuo, che ruba i motorini e poi no riessa gnanca a vendarli!" e sarebe orgoliosa di me come la Madona col Cristo. Mi piacesse fare il scritore. se solo so come è che si fa, lo faressi.
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