"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

domenica 6 gennaio 2013

Perdersi senza mai perdersi davvero


Sono sempre andata a scuola in corriera partendo da casa abbastanza presto e ritenevo dei privilegiati i compagni che potevano svegliarsi più tardi ed essere accompagnati dai genitori. Ogni anno, nonostante i cambiamenti di scuola e di autobus, ho sempre percorso strade immerse nei campi da cui la mattina presto potevo veder alzarsi il sole e colorare di lilla le montagne... un buon modo per cominciare la giornata. Questo mio piccolo lusso mi ha sempre ripagata la sveglia. Adesso questo spettacolo me lo godo dall'imbarcadero del traghetto o dal treno, come qualche mattina fa: un'alba splendida sulla mia pianura gelata, a cui "mancavano solo gli aironi". E' così che mi piacciono gli inizi: lenti, impastati di sonno, ma sempre in crescendo.
E poi.
E poi ci sono i labirinti che impari a conoscere, disseminati di luoghi del cuore da condividere.. non avrei mai creduto che questa città ne contenesse già così tanti. Perdersi senza perdersi davvero in un groviglio di calli e canali, scale e sale di un museo. Perdersi e ritrovarsi, perchè ci sono luoghi che si impara ad addomesticare ogni giorno, perchè ogni angolo è diverso dagli altri, così come le felicità a volte non si somigliano tra loro. Perdersi, ma per poco, perchè un cuore di neve contiene in sé la promessa di una nuova primavera. Ritrovarsi, perchè, per fortuna, non sono sola. 

2 commenti:

  1. ..i labirinti...il cuore che s'impara ad addomesticare...le felicità che non si assomigliano tra loro...un cuore di neve che contiene la promessa di una nuova primavera...
    Quante cose!!!
    Un mega-abbraccio!

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  2. Già, quante cose. E tutte così poetiche.
    Abbraccio di buon anno.

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