"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

sabato 11 maggio 2013

Somewhere over the rainbow


Nuvole, vento, pioggia e freddo hanno accompagnato questi ultimi giorni e si direbbe che sia novembre, non maggio. Insomma, sembra proprio che la primavera abbia voglia di farsi vedere. A dir la verità anche dentro di me questi sono stati giorni un po' grigi, in cui mi sono sentita più come un fiume pigro e stanco che come un torrente zampillante. Colpa del tempo, dice la nonna, e forse non ha tutti i torti. Eppure, fuori, questo è un periodo vorticoso e frizzante: sto studiando per alcuni esami, ho visitato dei musei incredibilmente belli nell'Urbe, presto andrò a visitare un giardino enorme che sogno da diverso tempo, altrettanto presto parteciperò ad un incontro con altri 800 ragazzi, poi ci saranno riunioni e incontri per progetti meravigliosi. Mi sono sentita scoordinata, ma credo che capiti a tutti, di tanto in tanto.
Questo pomeriggio, una sorpresa: alzando la testa dagli appunti e voltando pigramente lo sguardo verso la finestra ho visto un arcobaleno meraviglioso. Allora ho afferrato la macchina fotografica e sono corsa in terrazzo a scattare una foto dopo l'altra, contenta come una bambina per il solo fatto di avere davanti agli occhi uno spettacolo fantastico. Il sereno è tornato fuori e dentro di me. E allora ho ripensato ai pennelli di mio nonno, sporchi di tempera e sparsi un po' ovunque nel suo studio. Mi è tornato in mente lui, dipingeva e sorrideva... e questo è stato una medicina. E' per questo che mi piacciono gli arcobaleni: mi mettono di buon umore perché significa che le cose brutte se ne stanno andando e abbiamo un'altra occasione per essere felici. Quei colori ti danno il senso della prospettiva di un mondo nuovo, di una terra promessa che aspetta di essere vissuta, è come se terra e cielo avessero finalmente fatto pace.
Somewhere over the rainbow....

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