Come hai trascorso il Natale?
Io la notte del 24 ho suonato in ospedale inaugurando così il mio flauto nuovo di zecca, lucido e brillante che ci si poteva specchiare. E' stato bellissimo: poche stonature, intonazione ottima, belle persone intorno. La notte di Natale porta sempre molta magia con sé. Andare a tempo, insieme, cantare e suonare come prima non avevamo mai fatto... il sorriso e l'applauso della gente sono stati per noi il regalo più grande. Anzi, forse c'è qualcosa di più. La certezza che la Speranza è venuta al mondo sentendo le note della nostra Piva e del Gaudete è stato il premio più grande per mesi di intenso lavoro, studio e arrabbiature varie. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Alla fine mi sono dovuta ricredere: il maestro aveva ragione, con i violini il tutto ha avuto più senso.
Una notte di poesia.
Ieri invece ho letto In nome della madre, di Erri De Luca.
Un libro natalizio, che racconta la gravidanza di Miriàm dal suo punto di vista di donna che sta per diventare madre, che non capisce a pieno ciò che sta vivendo. Parla del marito Iosef e del piccolo Ieshu che viene al mondo in una stalla. Miriàm parla con freschezza, cerca di comprendere quello che le sta intorno. Un libro commovente, a tratti.
E questo è uno dei miei passi preferiti:
"Signore del mondo, benedetto, ascolta la preghira della tua serva che adesso è una madre. [...] Noi pensremo a trovargli una moglie, lui mi metterà sulle ginocchia una squadra di figli. [...] Fa' che abbia difetti, non si occupi di politica, vada d'accordo con i Romani e con tutti quelli che verranno a fare i padroni in casa nostra, nella nostra terra. Non ho più visto il messaggero: è segno che lascerai fare a me e a Iosef? Certo, ce ne occupiamo noi. Fa' solo che questo bambino sia nesuno nella tua storia, fa' che sia un uomo semplice, contento di esserlo e che si arrabbi soltanto con le mosche".
E per concludere ieri sera sono andata al concerto di Natale della banda della mia amica flautista Valentina. Sono stati molto bravi, brani divertenti, presentatore simpatico... ma la cosa più bella è stata rivedere la mia amica dopo qualche mese. Ovviamente lei verrà al concerto della mia banda martedì. E' bello andare a sentire i concerti degli altri, confrontarsi, prendere spunti... e poi due ore di sana musica fanno bene al cuore.
Ecco.
Buona contuazione in questi giorni di festa!
Auguri :-)
RispondiEliminaIl libro di Erri de Luca mi era piaciuto molto, come scrittore ha un linguaggio poetico che mi cattura sempre.Che bello che hai suonato in ospedale, penso sia stato un momento bello sia per voi che avete suonato che per tutti quelli che vi hanno ascoltati!
Buon Santo Stefano!
Bel modo di passare il Natale! Con tanto amore, musica, vicinanza, allegria!
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