"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

martedì 17 luglio 2012

Nonno saprebbe


E' metà luglio e io non ho idea di cosa farò a settembre. O meglio. Qualche cosa in testa ce l'ho, ma continuo a chiedermi: "è la cosa giusta, vuoi farlo per tutta la vita?" e mi metto le mani tra i capelli perchè un insopportabile senso di oppressione mi invade la gola. La verità è che ho paura. Ho sempre avuto paura di cambiare, scegliere, trasformarmi, in una parola di diventare grande.  Non sono mai stata un giunco flessibile, una calla dal collo elegante e sinuoso, ma una margherita dal gambo esile, basso, pelosetto, terribilmente condizionata dal giudizio altrui. Ho sempre cercato di rendere felici le persone che mi stavano intorno prima che me. Finora è stato semplice: ciò che volevo io era quello che volevano loro. Ma adesso che tutto è confuso e i segnali lungo la via si fanno sempre più martellanti, accattivanti e rumorosi io mi sento persa. "Ti vedo con la penna in mano", "Non ti brillano gli occhi", "Hai bisogno di persone intorno a te", "Hai mai pensato di fare l'educatrice?", "Potresti andare a fare l'istituto per il restauro". E in tutto questo io, che non so da che parte prendere la mia vita, da quale parte cominciare a farne un capolavoro e quali colori scegliere per dipingerci sopra. Se nonno fosse qui, non avrebbe dubbi: mi direbbe che si comincia con la matita, piano, senza calcare, tratto deciso ma delicato. Poi si prendono i cinque barattoli di colori ad olio fondamentali (nero, bianco, rosso, giallo e blu), si riempie un bicchiere d'acqua e si comincia ad intigere il pennello. Si scelgono i colori, si mischiano piano, aggiungendo poco colore scuro alla volta, si prova il nuovo colore su un foglio pulito; solo allora il pennello tocca la tela bianca e si comincia a fermare l'arcobaleno. "Aggiungi, aggiungi colore, forza, Folletto! Stendilo bene, guarda che belle sfumature che vengono fuori". Io non so cosa dirmi, ma nonno sì, lui lo saprebbe. Continuo a rimandare, ma il tempo stringe. Prenderò una decisione, sì. Non sopporto questo limbo di incertezza e insicurezza.
"Aggiungi colore, dai, senza paura, di più, ancora senza paura!"

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