Anche la mia Banda ha partecipato ai festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
E' stato un bel concerto, abbiamo suonato canti patrottici (per lo più marcette risorgimentali) e pezzi tratte da opere che hanno fatto la storia della musica italiana: un omagio al grande Verdi con l'Aida, il Trovatore e il Nabucco.
Alla fine, immancabile, l'Inno.
Questa volta suonato con più coscienza, con più attenzione. Perchè ci siamo anche noi dentro, perchè il ritmo, la melodia ci scorre sempre più nelle vene.
Un Inno ben suonato (o ben cantato) è un gesto importante, che ci fa sentire uniti, e non voglio cadere nella retorica.
Momenti.
Momenti in cui la musica e la Nazione diventano una cosa sola.
Da noi sono venuti i Bersaglieri. Anche loro hanno suonato e cantato insieme alla gente. Purtroppo io non sono riuscita a partecipare, ma il mio papi era oltremodo entusiasta!
RispondiEliminaBuon we
Baci e biscotti
Bel post, che condivido. Senza retorica e con poche parole fa capire come la musica spesso sappia unire più di tanti discorsi...
RispondiEliminaGrazie e buona giornata!
Lara