Laggiù ho passato alcune ore immobile davanti alla Grotta a guardare la gente passare. Ero proprio attratta dalle persone... sapeste di quante cose mi sono accorta! Ho notato che ognuno ha la camminata diversa dagli altri. Chi ha un passo lento, chi più veloce; chi ritmico, chi sconnesso; chi si aiuta con un bastone, chi davanti a sé ha una carrozzina da spingere. Ho visto pellegrini di qualsiasi età e provenienza e vestiti in qualsiasi modo: bambine indiane vestite come bamboline di rosa e di rosso, giovani spagnoli con le magliette della GMG, coppie con la tuta da moto, ragazze inglesi con gonne troppo corte per un santuario, uomini con la cravatta o la polo verde, vecchiette con lo scialle giallo. Volontari con divise di tutti i colori: giacche blu e cravatte blu e rosse, grembiuli bianchi, veli bianchi, veli blu, magliette nere, traverse bianche, baschi rossi, baschi bianchi, bandane a righine... Persone completamente diverse le une dalle altre, eppure avevano tutti quel qualche cosa in comune. Forse lo sguardo? Beh, ho visto occhi sicuri, in lacrime, pieni di curiosità, pronti a lasciare la spugna... Forse la ragione che le ha portate lì davanti? Ci sono milioni di ragioni differenti che ti portano a vivere un'esperienza simile... Non lo so. Eppure c'era, c'era un denominatore comune.
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