"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

sabato 26 novembre 2011

Tutti abbiamo avuto sette anni


[La mia seconda elementare. Io sono la bambina con la maglia bianca tra i due con la maglia nera]

Oggi in classe abbiamo parlato delle leggi Rattazzi e quindi dei provvedimenti sulla scuola. Tra una data e l'altra, il Gigi (lo dico come i bergamaschi, che mettono gli articoli ovunque) ci ha raccontato che anche lui ha fatto il temibilissimo esame di seconda elementare. 
Diciannove paia di occhi si sono fissati immediatamente su di lui.
Ci ha parlato dei pensierini, che per noi sono proprio preistoria (mi scuso con quanti di voi li hanno scritti, io alle elementari scrivevo racconti), di quando si è inventato di sana pianta un giro in centro perchè doveva descrivere le vetrine a Natale (e qui un mio compagno ha chiesto: "Prof, ma ha scritto di Marx e del capitalismo?") e del fatto che poi questo pensierino è stato preso come esempio dai bambini delle altre classi. Ci ha raccontato che una volta tutta la classe ha dovuto tirare le codine ad una bambina perchè aveva strascinato la sedia e mi è sembrato di sentire il racconto di Sandra, quello del suo post "tre volte ladra". (Classe:"Prof ma gliele ha tirate anche lei?" Prof:"No, ho fatto finta,perchè mi dispiaceva." Classe:"Ohhhhhhhhh, ma cheeeee cariiiiiiiiiiiiiinooooooooooo proooooooooooooooooooof!" Scemo di turno:"Ma era la sua fidanzatina?").
Il tutto per dire che tutti abbiamo avuto sette anni, anche se non sembra e a volte non ce lo ricordiamo.
A sette anni ero una specie di sapientino, sapevo tutto sugli animali e tra le poche sicurezze che avevo c'era quella che nella vita avrei fatto la veterinaria. Adoravo disegnare, sfogliare un vecchio album di vestiti da sposa di mia mamma (sapevo quale avrei scelto per me), e il Natale e avevo una incrollabile fiducia verso Babbo Natale. A sette anni mi piaceva giocare a un due tre stella, ma odiavo il gioco del fazzoletto, pasticciavo con il fango e cantavo a squarciagola "e vola vola si sa sempre più in alto si va" dei Ricchi e Poveri, guardavo tutte le sere Striscia la Notizia e tutti i pomeriggi la Melevisione. Ero una lingualunga, un po'sfacciata e piuttosto mammona, ma prestavo le mie cose, dividevo la mia merenda; con alcuni amici ho messo dentro lo zaino di una mia compagna di classe una lucertola viva (che pomeriggio epico), e sapevo che i bambini non sorvolano il cielo con le cicogne. A sette anni recitavo a memoria delle filastrocche sulla festa del papà, sapevo tutti capoluoghi d'Italia e le regioni. Odiavo con tutto il mio cuore lo Zecchino d'Oro e il mio colore preferito era il rosso. 
Beh... sono cambiate molte cose.  

1 commento:

  1. Io invece ho fatto l'esame in terza elementare!!!...e poi quello di ammissione alle medie...poi quello dal ginnasio al liceo...e poi la vecchia (vecchissima) maturità con tutte le materie e i riferimenti agli anni passati, ecc. ecc.
    Preistoria ovviamente!
    Tenera la foto e bellissimo il post.
    Come sempre.
    Buona domenica!

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