"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

mercoledì 10 agosto 2011

Anna Maria canta in cielo

Uscendo dal refettorio, un giorno di questi, sento vibrare il telefono. E' strano, con mamma avevamo concordato che ci saremmo sentite esclusivamente all'arrivo a Lourdes e alla partenza del treno dalla Francia... nel displey compare invece il nome di Giuseppina, la mia dottoressa organista. Clicco "visualizza" e all'istante compare il messaggio: "Tesoro ti devo dare una brutta notizia: ieri è morta Anna Maria, la nostra contralto. Se n'è andata nel sonno, non ha sofferto". Sono rimasta senza parole, l'ascensore che mi stava portando a mangiare, nonostante le notevoli dimensioni, era diventato troppo piccolo. Volevo andare alla Grotta di corsa, e urlare davanti alla statua bianca il mio "perchè?", chiederle di ridarci la nostra Anna... non mi sarebbe interessato niente dei sorveglianti che intimano il silenzio, della gente che mi avrebbe preso per matta. Non l'ho fatto. Ho mangiato in silenzio la mia torta al cocco (mi si era chiuso lo stomaco) e mi sono incamminata verso Massabielle con un peso incredibile nel cuore, l'incredulità era nella mia incapacità di proferir parola. Ho pensato, ho pensato... Anna Maria, 45 anni, sana come un pesce, va a dormire dopo il turno in ospedale e non si sveglia più. Ma che senso ha? Anna Maria, mia prima contalto, canta ancora con noi dal cielo e guida la nostra musica, la nostra voce verso l'alto. Sia il nostro un canto non di lamento perchè ci sei stata tolta, ma di ringraziamento, perchè abbiamo avuto la possibilità di camminare accanto a te.

5 commenti:

  1. Mi dispiace immensamente, cara Flautista. Ti sono vicina in questo momento di sconforto e di incredulità.... Un abbraccio e, per favore, quando passerai davanti alla Grotta porta un saluto alla Santa Vergine da parte di Erika e dille che attendo quello che Lei sa.Grazie.
    Un abbraccio.
    Erika

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  2. Ti sono vicina anch'io... mi unisco alla preghiera e al canto...

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  3. Brava!.....Non un canto di lamento, ma di gratitudine, anche se magari con le lacrime agli occhi.
    Stai sicura che la tua amica contralto continuerà a cantare con voi. Sempre!

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  4. Probabilmente esistono dei perchè troppo grandi per essere compresi. Io ho 46 anni e, anche se la morte è sempre straziante per chi rimane, specie per chi è più giovane, non potrei augurarmi trapasso più sereno...
    Non è di certo una consolazione e mi dispiace moltissimo, ma...

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  5. Davvero difficile capire, accettare...
    L'urlo silenzioso cambiato in ascolto della sua voce dentro di te: questa è la via, credo.
    Sandra ("lasandramacca"...oggi blogger accetta i miei commenti solo come ANONIMO)

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