Dal momento che non riesco a commentare sotto il mio stesso post, eccomi a spiegare il mio percorso interdisciplinare.
L'idea centrale è quella della natura matrigna: si parla così tanto di madre natura, natura idealizzata... che mi è venuto in mente di partire dal suo opposto.
Perciò attaccherei a questa idea, la "natura traditrice" di Leopardi, il racconto scientifico dell'eruzione del Vesuvio di Plinio il Vecchio (idea di razionalità), la descrizione di vulcani e/o terremoti: la natura distrugge (e io per l'appunto spiegherò come) ciò che l'uomo costruisce; in realtà però non è una vera e propria distruzione (anche se l'uomo la vede come tale), ma un continuo rinnovamento iniziato con la stessa nascita della terra, perciò la natura non è matrigna. Il diluvio: la natura si rivolta contro gli uomini ma dietro c'è il progetto di una divinità (e dico "divinità" e non "Dio" perchè quello del diluvio è un mito comune a molti popoli del Mediterraneo) che ha bisogno di ripulire la terra dalle malvagità e ricominciare da capo. Poi ho pensato a Van Gogh e al Nazismo (però per entrambi i casi devo ancora parlare con i prof e vedere se hanno proposte migliori). Infine ho pensato alla disabilità perchè, esperienza provata, alcuni disabili hanno l'idea che la natura sia stata matrigna con loro, anche se poi molti superano questo "ostacolo" e trovano il modo di riscattarsi e vivere senza pensieri negativi. La mia idea sarebbe quella di interivstare due sorelle, una in carrozzina e l'altra che la accudisce, che hanno superato questo scoglio e hanno accettato (entrambe) di convivere con la disabilità, anzi, facendone un punto di forza.
Spero di essermi chiarita...
Cara Flautista,
RispondiEliminagrazie di aver scritto un post appositamente per me.
Per superficialità non avevo realizzato i collegamenti, o forse era anche difficile capirlo con la sola citazione di un nome, ma temi e concetti, così come li hai illustrati, sono affascinanti e si integrano vicendevolmente in un continuum di grande interesse.