"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

mercoledì 20 giugno 2012

Primo giorno di esami, ovvero "Perdersi nella letteratura e nella lettura"


Primo giorno di esami. 
Alle 8 in punto eravamo fuori dalla scuola, ammassati gli uni contro gli altri nonostante il caldo, perchè è così che funziona in classe mia prima di un compito: tutti ammucchiati intorno ad un quaderno, ad un libro, a gridare domande e risposte. E oggi a maggior ragione. Poi, tanto per farmi riconoscere, sono inciampata salendo le scale e adesso ho il ginocchio fuori uso, una striscia nera come ricordo del mio primo giorno di esami. Ci siamo sistemati nel corridoio, lontani come non lo siamo mai stati e la prof di greco ha fatto avanti e indietro un milione di volte per ritirare telefoni, documenti, tesine, dizionari dei sinonimi e dei contrari (non sapevo che non si potessero usare), per incoraggiarci. I miei compagni c'erano tutti, per la prima volta nessuno era in ritardo, tutti diligenti, tutti vestiti secondo le regole(no pantaloni o gonne sopra il ginocchio, no gente sbracciata..). 
Quando abbiamo visto il presidente con le tracce in mano abbiamo trattenuto il respiro. Gli spunti per produrre il miglior tema di sempre erano lì. La commissaria esterna di italiano ci ha raccomandato la calligrafia e ci ha invitati a "scrivere col cuore"... è stato bello... nessuno me l'aveva mai detto. Finora la cosa più profonda che è uscita dai miei insegnanti prima di un compito è stata "Attenzione alla iota sottoscritta alla fine della quinta riga", anche se è vero che ognuno di loro ha dato il meglio di sé in altre occasioni. Poi ci sono state consegnati i plichi di fotocopie "la cui matrice, ragazzi, arriva dritta dritta dal Ministero". Con un sorriso di sollievo ho notato che non è stata scelta neanche una delle previsioni che avevo letto in giro. Non è più un mistero: c'era Montale per l'analisi, un tema sul labirinto, uno sui giovani e la crisi, uno sul bene individuale e sul bene comune, un altro sulla scienza e sulla responsabilità e le tipologie C e D non le ho neanche guardate perchè sapevo che non le avrei scelte a priori... Ad essere sincera sono partita subito veloce e spedita con il tema sul labirinto, ho solo dato una letta veloce alle altre tracce perchè mi piaceva proprio e ci si potevano collegare tantissime cose. Ho letto i documenti e con sollievo ho scoperto che due su quattro mi erano noti: un passo dell' "Orlando Furioso" e uno tratto da "Il nome della rosa" di Eco, poi una parte delle "Città invisibili" di Calvino, qualche cosa di Borges e dei quadri sconosciuti e invisibili ma questi non li ho usati. Ho soltanto citato le architetture dei giardini delle ville del '700, il labirinto di Epidauro dove si curavano i malati e la versione di greco, che può essere un labirinto se non si ha tra le mani il filo di Arianna per tradurla. Poi mi sono persa (appunto) a parlare della struttura labirintica di scritti vari: "Metamorfosi" di Ovidio, "Ulisse" di Joyce e il flusso di coscienza, "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino. La terza e ultima parte del mio tema è stato un excursus (... mi sento una madamigella colta al momento, ma presto questa sensazione svanirà, non preoccupatevi) attraverso le opere che hanno per tema il labirinto: Dedalo e Icaro, Teseo e Arianna, Hansel e Gretel (...e quando mi sono venuti in mente Hansel e Gretel mi sono fatta un applauso interiore), Orlando Furioso e Umberto Eco.
In tutto questo, paura di non riuscire a finire in tempo, paura di scrivere troppo, paura di scrivere troppo poco, fame, male al ginocchio, caldo. Ma tutte queste emozioni sono anche state il bello di questo primo giorno di prove. Consegnare i fogli con la sensazione di aver fatto del mio meglio è stato fantastico... liberi tutti! Almeno fino a domani...

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