"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

venerdì 27 agosto 2010

Care Velone...

Care Giulia, Maria, Lina, Attilia, Raffaela; in una parola: Velone carissime,
come state?
Io sto bene, fra poco comincia la scuola e piano piano riprendo i libri di latino e greco in mano pensando a quella bella settimana vissuta insieme...
E' stato bello rimettere il basco in testa, riprendere il treno pronta per vivere una nuova avventura. E sono felice del fatto che voi siate state una parte importante di questa mia avventura. Il mio servizio in refettorio è stato più piacevole perchè sapevo che al mio tavolo c'eravate voi. Siete riuscite a strapparmi qualche sorriso, con qualche battuta e con qualche complimento, mi avete regalato un pezzetto, piccolo ma prezioso, delle vostre vite e del vostro mondo. Ho ritrovato nel vostro gruppetto un clima familiare che mi ha dato modo di raccontarvi qualcosa di me e della mia giornata. Voi siete state linfa vitale per il mio lavoro, linfa, questa, che mi ha permesso di andare avanti e indietro infinite volte in cucina.
Per tutto questo: grazie grazie grazie.
Cosa vi ha lasciato Lourdes?
A me ha dato nuove conoscenze, nuovi "zii" adottivi, consapevolezza di quel che riesco a fare, voglia di sperare di vedere i miei desideri avverarsi, tanti bei ricordi su cui tornare con la mente quando sarò giù di morale. Insomma: nuova forza per affrontare un altro intenso anno.
La mia settimana è andata bene, nonostante tutto. Nonostante il mal di gambe, i turni, il lavoro, le taniche da riempire ogni giorno, nonostante qualche collega poco gentile. E'andata bene perchè non ho avuto paura di piangere sulla spalla di una signora dolcissima, perchè ho incontrato voi, perchè non ho pensato alle difficoltà che ho a casa, perchè per quanto mi riguarda Lourdes è il posto più bello del mondo.
"Non ti annoi mai ad andare sempre a Lourdes?" , mi sento chiedere spesso. In realtà mi annoio di più a rispondere che no, anzi, torno volentieri ogni volta.
Voi avete visto quello che c'è. Racontatelo, per quanto possibile, ai vostri cari. Perchè so che non ci sono parole per descrivere gli incontri, il silenzio della Grotta, il clima di amicizia. Dite loro che Lourdes non è solo l' "Ave Maria" recitata davanti alla Grotta. Lourdes è salire sul treno, è rendersi conto della propria fortuna davanti a casi drammatici, è sapere di non essere soli, è l'abbraccio, il sorriso di coloro che incontri. Lourdes è sentirsi un po' a casa.
Velone mie, ricordatevi di me, ogni tanto, quando andate al ristorante e vedete una giovane cameriera.
Penserò a voi nei giorni di pioggia di quest'anno: sarete il sole nella tempesta, porterete il sereno nel cuore.
Concludo così.
Un sorriso e un abbraccio,

con affetto,

LaFlautista

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