"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

lunedì 2 agosto 2010

Una domanda a bruciapelo

"Com'è possibile che dopo soli tre anni di distanza sembra che sia passata una vita dall'ultima volta che ci siamo visti come classe e quasi non ci riconosciamo più?" mi ha chiesto oggi una vecchia compagna delle medie.
Già, Giorgia, come risponderti? Superficialmente ti direi: "è la vita"; ma voglio andare più in profondità. Voglio dirti che è naturale, perchè la quotidianità, gli incontri, le esperienze, le scelte, le prospettive per il domani ci condizionano talmente tanto che se uno solo di questi elementi si modifica, di conseguenza cambiano le nostre relazioni; e creiamo e sciogliamo nello stesso tempo i rapporti con gli altri. Fa parte del gioco trasferirsi, scegliere un indirizzo di studi piuttosto che un altro e questo ti allontana dalla maggior parte delle persone con cui hai condiviso un'aula, qualche gita. Le persone con le quali prima avevi molta complicità ora le vedi in corriera e a malapena ti salutano, a volte può succedere il contrario. Cresciamo, scopriamo interessi, viviamo esperienze e incontriamo persone; tutto questo a poco a poco ci modella e un po' alla volta ci rende irriconoscibili agli occhi dei nostri primi amici. E' un po' triste, è vero, ma io lo trovo particolarmente interessante. Tutto questo ci arricchisce come persone! Agli occhi dei nostri vecchi compagni di viaggio forse rimaniamo gli stessi, perchè non ci hanno visto per tanto tempo, ma noi sappiamo che qualcosa è cambiato: siamo cresciuti, appunto.
...Continuiamo a camminare per la nostra via e, chi può dirlo, forse un giorno faremo ancora della strada insieme...

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