"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

domenica 15 agosto 2010

Una bomba in Paradiso...?


Succede. Succede che in un caldo pomeriggio di agosto arrivi una telefonata anonima in un commissariato di polizia. E succede che dall'altro capo del telefono ti dicano che ci sono quattro bombe che stanno per esplodere. E allora, in men che non si dica, fai evacuare 30000 persone, recuperi degli artificeri e setacci la zona anche con dei cani. Succede che le bombe, all'ora data, non scoppiano. Non scoppiano perchè queste bombe non ci sono. Succede, è un falso allarme. Succede, questo, a Lourdes. Oggi.

A me sono venuti i brividi. Un po' perchè ogni atto terroristico mi fa pensare a quanto vuote possono essere le persone. Perchè se non ti va bene qualcosa tu uccidi, o tenti di uccidere. Degli sconosciuti, per di più, gente che non hai mai visto in faccia. Gente con delle storie, delle vite completamente diverse dalla tua. Gente che, nonostante tutto, ama questo mondo e la sua quotidianità. Sistemare un ordigno, far crollare due torri con il preciso intento di ammazzare mi lascia esterefatta.

E mi sono venuti i brividi anche perchè meno di una settimana fa io ero lì. Ero lì. Io. Cosa avrei fatto se fosse successo a me? Come avrei reagito al pensiero di poter saltare in aria da un momento all'altro? Oggi a Lourdes c'erano milioni di persone. Milioni di persone intente a pregare in questa o quella chiesa, in fila alle piscine, in silenzio davanti alla grotta, sedute su una panchina dall'altra parte del Gave. E la maggior parte di queste persone, poco ma sicuro, erano sedute su una carrozzina o stese su una barella. Cosa dici a queste persone? Come glielo spieghi che forse c'è una bomba proprio vicino a loro? Oggi a Lourdes c'erano persone arrivate da mezzo mondo con la voglia di chiedere e sperare in un mondo e una vita più bella. Persone che hanno fatto la coda per passare la mano sulla roccia della grotta, che si sono messe in ginocchio a pregare per questo o quel parente che ha qualche malattia, è in coma o sta passando un brutto momento. Oggi c'erano persone che hanno pianto, davanti alla statua della Madonna, per una grazia ricevuta, perchè non volevano tornare a casa, perchè hanno perso tutto e sono andate a chiedere aiuto. Oggi a Lourdes la gente non ha avuto paura di piangere, di rivolgere una parola a qualche sconosciuto, di non essere compresa. Oggi a Lourdes la gente che c'era ha pensato di aver trovato il Paradiso sulla terra. Questo succede tutti i giorni, tutto l'anno, da 152 anni. Ma oggi a Lourdes questa gente ha avuto paura veramente, ha provato un po' di inferno, come se non bastasse quello che ha a casa. Non è successo niente. Grazie al cielo non è successo niente. Alla fine avranno guardato tutti con un sospiro di sollievo al cielo, con un senso di gratitudine enorme verso la Bella Signora. E anche il mio pensiero, adesso, corre fino a Massabielle. Corre fino a là perchè anch'io devo dire il mio "grazie": per non aver permesso che su questo angolo di pace si scatenasse la guerra.

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