Le vacanze sono davvero finite. Domani si ricomincia! Ho paura, ma sono anche curiosa di vedere come andrà quest anno. Quest anno ci hanno buttati nella sede più lontana dal centro (per la cronaca: il mio liceo ha tre indirizzi, classico, scientifico e sociopsicopedagogico e ha sedi sparpagliate per tutta la città) e non sappiamo SE arriveremo a scuola e QUANDO arriveremo... Forse ci converrà prendere in affitto un appartamento vicino a scuola... Scherzi a parte.
Ci saranno dei cambi nel nostro consiglio di classe.
L'ora di arte, che l'anno scorso era un'ora di filosofia perchè costantemente tutti ripassavamo/studiavamo per il compito dell'ora successiva, sarà un'ora di arte vera. Dai racconti dei compagni più grandi infatti, abbiamo sentito che la prof che avremo non scherza affatto e fa fare verifiche e interroga costantemente; insomma, non come la santa donna che avevamo l'anno scorso che ci faceva fare gli approfondimenti su qualsiasi cosa ci interessasse. Da un estremo all'altro.
Cambiamo l'insegnante di latino e la prof di greco ci insegnerà entrambe le lingue. Qui la classe si divide: alcuni dicono che almeno prima una chiacchierata ogni tanto la si poteva fare, gli altri invece pensano che si lavorerà in un clima più sereno. Personalmente non so che clima sereno abbiano visto i miei compagni l'anno scorso... mi piace il metodo di lavoro della prof di greco: niente sotterfugi, tutto alla luce del sole, infinite parentesi culturali, certo. Ma ci son sempre quei due occhi quasi fuori dalle orbite che ti scrutano in una maniera impressionante; una così mi intimorisce un po', sinceramente.
E poi al posto della prof di matematica dell'anno scorso che è andata in pensione ne arriva un'altra, che dicono sia la migliore amica della prof di chimica. E qui tutti temiamo il peggio, perchè se è come la Fulvia allora siamo alla frutta. Dato che noi lo scorso anno di matematica abbiamo fatto molto poco e quel molto poco lo abbiamo fatto anche molto male noi ci aspettiamo una catastrofe, una marea di 4 che potrebbe fare di Venezia la mitica città di Atlantide: un mito sommerso per sempre.
Cambio di guardia anche per la cattedra di tedesco. Grati per tutto quel che ci ha insegnato siamo contenti di non aver più a che fare con un'incognita vivente. Quella prof arrivava in classe e non sapevi mai cosa aspettarti. Guai a chiederle "Prof, cosa facciamo?" perchè lei non rispondeva mai. Al limite spostava i banchi e allora capivi: compito a sorpresa. O chiudeva i libri: interrogazione a sorpresa. E quando diceva "Gehen wir ins Labor!" capivi e non avevi paura. Perchè non bisogna avere paura del laboratorio, ma di quello che ci potevi fare, in laboratorio: compiti di ascolto a sorpresa. Abbiamo vissuto così per tre anni e nonostante tutto siamo bravetti in tedesco (perfino io che alle medie ho studiato francese e per le lingue non sono proprio portata) siamo anche molto curiosi di vedere il faccino del/la nuovo/a Leher/in e la sua reazione quando gli/le diremo che l'altra non ci ha lasciato nulla da fare per l'estate.
Insomma, rimangono i fedelissimi: il prof di storiaefilosofia, la prof di italiano, ingliscticciar e la prof di scienze... è ancora domenica e io già temo le sue domande sbombardella che ti fan venire la cachessite acuta. Perchè va così... se ti piace una della sue materie, chimica o biologia, (io ad esempio penso che biologia sia affascinante), lei trova il modo per fartele odiare. Per carità, si vede che è interessata e spiega con passione ma io non posso vivere nel terrore di una domanda a bruciapelo e del conseguente voto, non posso brancolare nel buio quando ti chiedo un chiarimento perchè non ho capito cosa dice il libro e tu mi dici che è "una roba... mollami!" , una cosa poco importante. Non posso tradurre quello che spieghi in dialetto perchè poi io lo devo studiare in italiano. Spiegami, per favore; possibilmente con un linguaggio adatto al luogo in cui siamo.Insegnami come si fa, insegnami cos'è. Te lo chiedo perchè questa cosa mi interessa davvero, non per perdere tempo.
Al di là di questo.
Studiare rende liberi, ti permette davvero di vedere la bellezza di tutto quello che hai davanti perchè la cultura è un piacere personale. Ma cortesemente, insegnante che hai letto fino a qui, non incutere troppo terrore nei tuoi allievi. Incutine la giusta dose. Un po' va bene perchè altrimenti non studiamo, ma non eccedere, altrimenti odieremo la tua materia e studieremo solo per arrivare a 6 e non perchè ci interessa veramente. Insegnaci che è vero che nella vita non parleremo mai più di Socrate o degli isotopi dopo questa interrogazione, ma insegnaci anche che Socrate e gli isotopi ci permetteranno di capire un po'meglio il mondo che ci circonda; insegnaci la bellezza, la passione, l'impegno. Insegnacelo e credici anche tu.
E quindi. Studente svogliato, insegnate con la luna storta, primo della classe, professore pieno di buoni propositi, preside con mille impegni e bidella occupata nella lettura di Novella 2000: buon anno scolastico, con tutto il cuore.
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